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Diplomazia economica: dati sull’impatto economico del sostegno della Farnesina alle imprese italiane

Alla presenza del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Angelino Alfano, e del Presidente di Confindusria, Vincenzo Boccia, sono stati presentati di recente a Roma, i risultati di uno studio, svolto dalla società di analisi economiche Prometeia, sull’attività di diplomazia economica della Farnesina nel biennio 2014-2015 (in allegato). Lo studio è stato commissionato per quantificare il valore economico generato dall’attività di sostegno alle imprese svolta dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale attraverso la sua rete diplomatico-consolare e, soprattutto, il suo impatto sull’economia italiana.

La società ha preso in esame 756 contratti stipulati all’estero da aziende italiane che hanno ricevuto sostegno da parte della rete. Il volume complessivo dei contratti è di 95 miliardi di euro, 52 miliardi dei quali appannaggio di oltre 300 aziende italiane, operanti in particolare nei settori della meccanica, dei servizi e delle costruzioni. Facendo riferimento alla loro distribuzione geografica, è emersa una netta prevalenza dei contratti nell’area Medio Oriente e Nord Africa, sia per numero (358, che corrispondono al 47,2% del totale), sia per valore (14,8 miliardi di euro, pari al 27,1% del totale). Evidenziando inoltre il dato sulla ripartizione dimensionale delle aziende interessate, è emerso altresì che nel 61% dei casi si tratta di piccole e medie imprese.

Gli effetti complessivi (diretti, indiretti ed indotti) di tali contratti sull’economia nazionale sono stati stimati in 16,4 miliardi di euro di valore aggiunto, 6,7 miliardi di euro di gettito fiscale e 234.000 posti di lavoro. L’attività di diplomazia economica della Farnesina e della sua rete ha quindi prodotto oltre l’1% del PIL e ha sostenuto circa l’1% degli occupati. Confrontando tale apporto al PIL con il bilancio effettivo del Ministero, che nell’anno di riferimento corrispondeva a circa lo 0,05% del PIL, è inoltre emerso che, nonstante tale bilancio serva a finanziare anche tutte le altre attività della Farnesina, il moltiplicatore tra l’attività di diplomazia economica, da decenni una delle principali priorità della politica estera italiana, e la crescita dell’economia nazionale è stato pari a 20: ogni euro del contribuente ha generato 20 euro di crescita.