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Seconda Giornata del Design Italiano nel Mondo: Design e Sostenibilità

Il 9 marzo sarà inaugurata in Tunisia la seconda edizione della Giornata del Design Italiano, che quest’anno svilupperà il tema del rapporto tra design e sostenibilità, intesa in senso economico, sociale e ambientale.

In Italia, già a partire dagli anni Sessanta, il design ha accompagnato la crescita economica del Paese divenendo un elemento caratteristico della produzione e un volano dell’economia, grazie ad una produzione che lega bellezza ed originalità del disegno alla qualità delle materie prime e ai metodi di produzione, espressione delle culture e delle tradizioni dei diversi territori.

Più attuale che mai, il concetto della sostenibilità si fonde oggi con l’industria del design, al fine di dimostrare come sia possibile unire arte, cultura, professionalità e responsabilità sociale. Il design sostenibile àncora la progettazione di nuovi prodotti alla valutazione dell’impatto ambientale e alla scelta dei materiali, delle forme e delle strutture, in una costante ricerca del miglior compromesso tra parametri ambientali e tecnico-economici. L’individuazione di soluzioni tecniche mirate si accompagna inoltre sul piano progettuale ad una visione più ampia, che studia l’impatto sulla qualità della vita, fornendo allo stesso tempo un contributo significativo per la salvaguardia dell’ambiente e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

L’Italia si distingue oggi nella ricerca nel settore del design sostenibile attraverso un continuo dialogo fra scuole di design e correnti artistiche, mettendo in collegamento la spiccata tradizione artigianale italiana con l’innovazione tecnologica.

Per questo motivo, Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha posto il design al centro della sua azione di promozione “Vivere ALL’Italiana”, che mira a promuovere la cultura e il sistema produttivo italiani attraverso un’azione integrata, tra cultura ed economia, lingua e ricerca scientifica. In occasione della seconda Giornata del Design Italiano, in oltre 100 sedi diplomatiche in tutto il mondo, eventi e conferenze vedranno la partecipazione di “Ambasciatori del Design italiano”– testimonial scelti tra designer, imprenditori, giornalisti, critici, comunicatori, docenti – che racconteranno il rapporto tra design e sostenibilità.

L’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura accoglieranno a Tunisi l’architetto e designer, Gianni Veneziano. Laureato alla prestigiosa Facoltà di Architettura di Firenze, si trasferisce negli Stati Uniti, dove collabora con diversi studi di architettura, tra cui Stanley Tigerman e Skidmore, Owings and Merrill. Visiting Professor presso numerose università nazionali e internazionali, tra cui la Circle Campus di Chicago; docente presso numerose scuole e università, come la facoltà di Architettura e Disegno Industriale a Firenze e l’Accademia di Belle Arti di Bari. Fondamentale è anche la sua attività artistica che negli anni lo porta a curare numerose rassegne nazionali e internazionali, passando per San Francisco, Chicago, Vienna, Londra, Parigi e Milano. Il suo studio di Milano, Veneziano+Team, fondato con Luciana Di Virgilio, riunisce professionisti e «pensatori concettuali» capaci di interagire in molteplici situazioni progettuali. Varie le sue collaborazioni con aziende italiane leader nel settore: Barovier&Toso, Gervasoni, Lumi, Nodus, Riva 1920, Sisal, Valli&Valli, Vistosi, e altre ancora.

Riguardo al programma, l’Istituto Italiano di Cultura ospiterà il 9 marzo, a partire dalle ore 10.00, una conferenza, intitolata “CHANGE THE SIGN”, tenuta dall’architetto Gianni Veneziano. Un gioco di parole e di suoni racchiude, nel titolo della conferenza stessa, un pensiero che ben si confà al tema scelto da Paola Antonelli per la XII Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, “Broken Nature – Design Takes on Human Survival”. Il rapporto con la natura è il punto focale di Broken Nature: formato da una miriade di legami diversi che mutano, ci induce a cambiare il nostro modo di pensare all’ambiente. Così l’idea di cambiamento, «change», si riflette nell’operato di artisti e progettisti, e cioè del segno quotidiano, «the sign», di chi progetta e lascia irrimediabilmente un’impronta nell’oggi proiettato nel domani. La conferenza che sarà tenuta da Gianni Veneziano a Tunisi si presenta quindi come un fil rouge che lega le tematiche proposte con il lavoro che l’architetto e designer porta avanti da anni, affiancato dal suo team: proverà a sviscerare alcuni elementi imprescindibili dei mutamenti in fieri nel rapporto uomo-natura, alla base di un cambio di paradigma improcrastinabile. Il salone dell’IIC, per l’occasione, ospiterà una mostra fotografica di alcuni tra i progetti più rappresentativi, dal 1987 al 2008, del lavoro dell’architetto nell’ambito del design.

Alcuni dei più noti marchi del design italiano del mondo automobilistico, FIAT, e dell’arredamento made in Italy, come Poltrona Frau, Cassina, Cappellini, Tecno, Molteni, iGuzzini, SMEG, Casa Alberti e Valli&Valli, saranno in mostra in un evento organizzato in collaborazione con la Camera Tuniso-Italiana di Commercio e d’Industria e l’Ufficio ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con il prezioso contributo di importanti distributori locali come ITALCAR, KBR, SO.IN.DI e DUAL-B. Sarà inoltre inaugurata la mostra “The sign of Photography”, curata da Luciana Di Virgilio: un percorso attraverso l’obiettivo fotografico di alcuni tra i principali creatori di immagini, a testimoniare come la fotografia sia fondamentale attore protagonista nella cultura del progetto, dalla scala dell’architettura a quella dell’oggetto. In mostra, opere di Matteo Cirenei, Massimo Gardone, Giacomo Giannini, Carlo Lavatori, Efrem Raimondi, Omar Sartor, Delfino Sisto Legnani, Valentina Sommariva, Emilio Tremolada, Tom Vack, Federico Villa, Miro Zagnoli.

La seconda Giornata del Design italiano punta cosi’ i riflettori sulla sostenibilità e sul rapporto dell’uomo con la natura, aprendo la strada al prossimo Salone del Mobile, a Milano dal 17 al 22 aprile 2018, e soprattutto alla XXII Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, che si terrà dal 1° marzo al 1° settembre 2019. Come suggerisce anche il tema scelto per Dubai 2020 “Connecting minds, creating the future”, la soluzione ai problemi del pianeta può maturare solo attraverso la collaborazione tra le diverse culture, la cooperazione tra nazioni e mettendo in connessione tra loro le menti, in un continuo brain storming per conquistare traguardi sempre più importanti grazie ad una maggiore consapevolezza.

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