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Legalizzazioni

 

Legalizzazioni

L’apostille

Nei Paesi che hanno sottoscritto la Convenzione de L’Aja del 5 ottobre 1961 relativa all’abolizione della legalizzazione di atti pubblici stranieri, la necessità di legalizzare gli atti e i documenti rilasciati da autorità straniere è sostituita da un’altra formalità: l’apposizione della “postilla” (o apostille).
Pertanto, una persona proveniente da un Paese che ha aderito a questa Convenzione non ha bisogno di recarsi presso la Rappresentanza consolare e chiedere la legalizzazione, ma può recarsi presso la competente autorità interna designata da ciascuno Stato - e indicata per ciascun Paese nell’atto di adesione alla Convenzione stessa (normalmente si tratta del Ministero degli Esteri) - per ottenere l’apposizione dell’Apostille sul documento. Così perfezionato, il documento viene riconosciuto in Italia.

La Repubblica Tunisina ha aderito alla Convezione de L’Aja del 5 Ottobre 1961 relativa all’abolizione della legalizzazione di atti pubblici stranieri. A partire dal 1 marzo 2019, le Rappresentanze Consolari italiane in Tunisia non sono piu’ autorizzate a legalizzare gli atti pubblici tunisini destinati a essere prodotti in Italia. Tali documenti, comprese le traduzioni effettuate dai traduttori giurati, dovranno essere muniti dell’apostille prevista dalla Convenzione e rilasciata dai notai, Autorità locali designate dal Ministero della Giustizia e dal Ministero degli affari Esteri tunisini.

Si suggerisce di consultare il sito web del Ministero degli Affari Esteri della Tunisia per maggiori informazioni.

L’elenco aggiornato dei Paesi che hanno ratificato la Convenzione de L’Aja e delle autorità competenti all’apposizione dell’apostille per ciascuno degli Stati è disponibile sul sito web della Conferenza de L’Aja di diritto internazionale privato.

 


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